Ballo con Te

-Allora non hai capito? Non puoi andare a ballare, c’è il virus! È arrivato anche qui!-.

Mi rivolgo a mamma con tono perentorio, il tardo pomeriggio del sabato. Lei mi fissa interdetta poi risponde: – Ma che siamo agli arresti domiciliari? Io vado lo stesso. –

Alle prime notizie allarmanti mia madre reagiva così, non capiva il senso di questo pericolo. Continuava a voler vivere imperterrita la vita di prima, negando il problema cosi disarmante che si prospettava all’orizzonte.

Si dirige in camera per decidere cosa mettere ostinata nella sua decisione, ma le squilla il telefono- Ciao Vittoria, sono Antonietta volevo avvisarti che il centro anziani chiude e non si sa quando riaprirà- Mamma appoggia il telefono sul tavolo lasciando aperta la conversazione. Ha gli occhi spaesati e smarriti. Il centro della sua esistenza degli ultimi anni, dove va a fare un po’ di ginnastica, i balli di gruppo e qualche festicciola, non può più fare compagnia alle sue giornate.

Ho sempre pensato che quel posto la faceva svegliare presto, la teneva in relazione con le persone, la impegnava a imparare le coreografie mantenendo in esercizio la mente. Un toccasana per mamma.

Si dirige in cucina e non dice più neanche una parola. Sono seduta sul divano, la seguo con lo sguardo mentre una morsa mi stringe il cuore.

-Marta forza! Devi trovare nuovi modi per vivere le giornate- mi dico.

Mi alzo di scatto e un’idea mi salta in mente.

Accendo la tv, collego il telefono con Chromecast. You Tube. Balli di gruppo, musica a volume alto. – Mamma, dai vieni! Guarda il video! – Stappo due birre. Facciamo un brindisi. Con gli occhi lucidi dice -Ora sono più contenta’- Iniziamo a ballare. La guardo sorridendo. Non riesce a seguire i passi però non si ferma.

Mamma soffre di una lieve forma di demenza ed è bellissima.